Un mare di plastica

Per bambini dai 6 agli 11 anni

In un periodo, come quello che stiamo vivendo, di presa di coscienza dei problemi legati all’inquinamento e alla salvaguardia del nostro Pianeta, la sensibilizzazione delle prossime generazioni, diventa fondamentale per ogni futura soluzione di questa emergenza.
Il riciclo dei rifiuti, quindi, e la comprensione dell’importanza di un corretto smaltimento è un anello imprescindibile in questo processo di crescita comune.

Un mare di plastica nasce dalla notizia, di pubblico dominio, della deriva di uno “stormo” di paperette di plastica, cadute da una nave, nel 1992. La loro deriva, dopo la prima curiosità, è diventata oggetto di studio da parte degli scienziati che osservano il moto delle correnti. Ma non solo.
Il vagabondare delle paperette per gli oceani ha rivelato il vero stato dell’inquinamento dei nostri mari, soprattutto a causa dei rifiuti plastici. Nell’Oceano Pacifico, per esempio, grazie a questi studi, è stata scoperta un’enorme “isola vorticosa” di rifiuti di plastica.

L’obiettivo è, perciò, coinvolgere i bambini attraverso le vicissitudini di un personaggio a loro noto (chi non ha avuto una paperetta gialla come compagna di vasca da bagno?) e che suscita forte empatia, per renderli consapevoli dell’importanza di ogni nostro singolo gesto quotidiano, nella lotta per la salvaguardia della nostra Terra e della sua bio-diversità.
Trama
Siamo in un porto d’oriente. Una nave, diretta a Venezia, sta salpando, carica di containers. A causa di una manovra sbagliata, va a sbattere contro un peschereccio. I containers cadono in acqua e si aprono. Da uno di questi, escono migliaia di paperette di gomma, pronte per allietare migliaia di bambini, durante il loro bagnetto serale. Le paperette, terrorizzate dall’accaduto, si stringono vicine, in attesa che gli uomini vengano a salvarle. Solo una di loro, Isotta, è felice di trovarsi a mollo.
E così, incurante delle fosche previsioni lanciatele della scatola che la conteneva e attirata dalla vastità del mare, volta le spalle al gruppo e prende il largo. Una volta in mare aperto però scopre che l’Oceano non è quel paradiso che immaginava: petrolio, rifiuti, scorie… Il mare, però, è anche popolato da molte creature interessanti, come un gabbiano ubriaco di petrolio, pesciolini colorati, balene centenarie e da altri personaggi malvagi, come ad esempio il terribile Pirata Puzzetta, un nanetto che traffica in rifiuti e che adora inquinare o come il terrificante vortice Aspiratutto, che divora tutto ciò che entra nella sua corrente circolare…Isotta dovrà affrontare molti pericoli nel suo viaggio in mezzo al mare, fino a quando non arriverà una nave di Greenpeace in soccorso della piccola naufraga, con a bordo una bambina di nome Gaia.
Non appena lei e Isotta s’incontreranno, la paperetta capirà il senso della suo viaggio: far felice quella bambina.

Una storia, che parla di cosa possiamo fare per salvare l’ambiente in cui viviamo, imparando a non sporcare con i nostri rifiuti e a riciclare il più possibile.
Una storia, che racconta di quanto siano importanti gli oceani e il nostro mare, di come, noi, possiamo aiutarli a rimanere così belli.
Una storia, che ci mostra quanto la volontà sia più forte di qualsiasi ostacolo.

Sabato 25 Febbraio 2023 alle ore 17.30
presso il Circolo Piano B, via del bosco, 17/b – TRIESTE –

Per info scrivere a: segreteria@arcitrieste.eu

 

Crediti

Di Xenia De Luigi
Con Martina Boldarin ed Elisa Risigari
Progetto video Teatro Miela Bonawentura
Disegno luci di Michele Mescalchin
Costumi di Antonia Munaretti
Scenografie di Ilenia Pellizzaro, Tony Boldarin
Ape Art Portogruaro
Mixaggio suoni e musiche Alan Malusà Magno
Movimenti coreografici Alessandra Neri
Con la partecipazione straordinaria della biologa marina Patrizia Patti

Materiale scaricabile

Un video spettacolo per la sensibilizzazione delle buone pratiche per la salvaguardia dell’ambiente marino

Con la partecipazione straordinaria della Biologa Marina Patrizia Patti.

La luna al guinzaglio, non potendo portare i suoi spettacoli all’interno delle scuole, come da tradizione, causa COVID -19, con la preziosa collaborazione del Teatro Miela Bonawentura di Trieste, ha creato un video dello spettacolo intervallato dagli interventi di una biologa marina. Potrà essere visto sia in situazione di presenza, sia in situazione di DAD.